Tutto il
mondo si è fermato, così come ci siamo fermati noi.
Forse proprio perché avevamo
bisogno di uno scossone che ci svegliasse e ci facesse chiedere “ma che cosa
stiamo facendo?” e ce ne siamo resi conto solo ora, in questa situazione di
emergenza.
C’è voluto un virus, c’è voluta una pandemia, milioni di contagiati
e tante perdite per farci aprire gli occhi e renderci conto che così non poteva
più funzionare.
Voglio condividere queste parole.
Ascolta. Ascoltate. Fermatevi e ascoltate
la voce dei vostri genitori, dei vostri amici o dei vostri cari, guardate i
loro volti e le loro espressioni, parlate di voi stessi e conoscetevi, imparate
gli uni dagli altri, non date nulla per scontato e fate tesoro di questi
momenti, perché altrimenti arriverà un tempo in cui rimpiangerete di non
esservi fatti avanti, di non esservi aperti con vi sta accanto fisicamente in
questa situazione di difficoltà.
Mia mamma ogni mattina, mentre seguo le video lezioni
online, mi prepara sempre una piccola merenda che porta in camera mia... un
panino con la nutella, un succo o magari un’arancia. La cosa più bella e
inaspettata della giornata è proprio quella merenda, quel piccolo gesto che mi
coglie di sorpresa. Avete presente il Piccolo Principe? La volpe gli
disse un giorno: “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro,
dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia
felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi;
scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non
saprò mai a che ora prepararmi il cuore... ci vogliono i riti".
Ecco, lo stesso accade non appena mia mamma entra in camera
mia e mi lascia la merenda sulla scrivania; è un piccolo gesto che nella
normalità e nella fretta di tutti i giorni non mi sarei mai sognata.
Durante
queste settimane ho legato moltissimo con mio fratello, ora che siamo a casa
tutti i giorni insieme: fa i compiti con me, sperimentiamo sempre nuove ricette
in cucina, guardiamo i cartoni animati e stiamo riscoprendo com’era stare
insieme da bambini. Sono contenta che finalmente abbia un po’ di tempo da
passare con me e la mamma.
Sono scoppiata in lacrime alla seconda riga del discorso di
Papa Francesco “Non sprecate questi giorni difficili”, quando afferma che “in
questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di
vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine, una carezza
ai nostri nonni, un bacio ai bambini, alle persone che amiamo. Sono gesti
importanti, decisivi. Se viviamo questi giorni così, non saranno
sprecati”. Penso di essere rimasta colpita da queste parole proprio perché
ho paura di stare sprecando i miei giorni... c’è un rapporto che ancora non
sono riuscita a ricucire per bene, o forse proprio a costruire da zero perché non
ne ho ancora avuto il coraggio. Mi sento una codarda per questo, ma non è
facile e penso che molti di voi siano nella mia stessa situazione.
Non restiamo
indifferenti e non sprechiamo questi giorni perché non ci vorrà molto tempo
prima che tutto torni alla frenesia della quotidianità e a quel punto saremo
tutti troppo impegnati per pensare a coltivare le relazioni con i nostri cari
da zero. Agiamo ora, iniziamo a ricostruire un rapporto incrinato o addirittura
mai esistito, ne abbiamo bisogno.
“La nostalgia è memoria di un bene sperimentato. E' la
memoria, è una presa di coscienza: prendiamo coscienza di come il bene
sperimentato ci ha modellati, ci ha formato nel profondo; di come ci ha resi
sapienti. Se sappiamo cos’è l’amore, il coraggio, la grandezza d’animo, la cura
di sé e l’attenzione all’altra persona, l’amicizia, la lealtà, la paternità,
eccetera, è perché ne abbiamo fatto esperienza. La nostalgia mantiene viva in
noi questa conoscenza, e perciò diventa la bussola che ci guida nel presente e
verso il futuro: cerchiamo il bene, il bello, l’amore, l’amicizia e li
sappiamo riconoscere quando in essi ci imbattiamo grazie alla memoria di ciò
che abbiamo vissuto. La nostalgia è la forza propulsiva che ci spinge a fare
nuove esperienze; è il metro di misura che ci fa scoprire la corrispondenza fra
ciò che di nuovo incontriamo e i nostri desideri più autentici”.
Speriamo di vederci presto, e nel frattempo, facciamo tesoro dei piccoli gesti che nella frenesia di
tutti i giorni vanno persi!
Beatrice
15 maggio 2020
Lavanda officinalis, così chiamata per le sue tante proprietà, fa parte delle erbe che si usano in occasione della Festa di San Giovanni |
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