La mia personalità ha
sempre oscillato tra una forte socievolezza e il grande desiderio di stare sola
a riflettere. Trovo che la solitudine mi aiuti a riposare la mente: un bel
film, un buon libro, il silenzio.
Così all’inizio ho guardato a questa quarantena
come a un’occasione per staccare dagli impegni frenetici di ogni giorno. Gioco
a pallavolo da quando sono una bambina e lo sport è per me una valvola di sfogo
tanto quanto un impegno costante, che, unito alla scuola, mi aveva affaticato
molto.
Il primo mese e mezzo, perciò, non è stato difficile, solo in seguito ho
cominciato a sentire davvero la mancanza dei miei amici.
Non ci sono state frasi particolari che mi siano state particolarmente d’aiuto a superare i momenti di sconforto,
dovuti anche a tutte le notizie negative che sentiamo ogni giorno. A volte
mi è stato utile, in realtà, spegnere il telegiornale e allontanarmi da ciò che di più brutto stava succedendo. Per questo mi è piaciuta molto la citazione
di Umberto Eco in cui egli parla dell’informazione e della conoscenza: la
capacità di filtraggio delle informazioni è conoscenza. L’ho trovata particolarmente
adatta a quello che vivo.
Ciò che però sicuramente porterò con me di questo periodo, oltre ai bei
momenti passati con la mia famiglia, sono le chiacchierate con le mie amiche, impegnate a ripassare in gruppo argomenti di materie a volte incomprensibili a
tutte, che però abbiamo affrontato insieme; ricorderò le serate spese a fare
gossip inutili ma interessantissimi e, soprattutto, le chiamate infinite che
hanno fatto girare un po’ più velocemente le lancette dell’orologio, perché ho
capito che un messaggio non trasmette le stesse emozioni della voce delle
persone a cui si vuole bene.
5 maggio 2020
Primule selvatiche. La primula vulgaris (primula comune) è chiamata anche con i nomi di primavera e occhio di civetta. |
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