martedì 23 giugno 2020

#diariodelgiorno 16 Strategie per contrastare l'odio, di Beniamino Sidoti




Il discorso d'odio è forte, coinvolgente, pervasivo, strutturato, organizzato e sembra spesso vincente. Ma ci sono strategie per batterlo, per spezzarlo, o anche solo per farlo tacere e riuscire a respirare un po'.

Di queste strategie parlano bene alcune pagine, come Strategie per contrastare l'odio, presente su Facebook, da cui il creatore ha tratto un libro con lo stesso titolo.




Riporto qui il link al colloquio con Beniamino Sidoti, creatore di Strategie, svoltosi pochi giorni fa al Festival Mare di libri di Rimini (evento numero 12 nella pagina di Mare di libri con la biografia di Sidoti) e un arrangiamento particolare di Toxicity, che in altro contesto mostra una delle strategie più intelligenti tra quelle proposte: cambiare radicalmente la modalità del dialogo, o meglio il suo passo, spezzando i circoli viziosi che non consentono immedesimazione, rallentando e consentendo una disintossicazione.

Beniamino Sidoti a Mare di Libri

System of a down - Toxicity - Medieval Style

Alcune citazioni dall'intervento di Beniamino Sidoti, annotate velocemente e per questo senza virgolette: le trovate intere, complete e corrette nel suo discorso, dove potete assaporare il senso profondo di ciò che sta facendo.

Quando si subisce un attacco, si può reagire non prendendosela.
L'arma più efficace è la gentilezza.
Ci sono anche altre emozioni: empatia, solidarietà, divertimento, gioia, speranza.
Pensiamo a Bebe Vio: hanno provato ad attaccarla con discorsi d'odio, ma l'odio le scivola addosso.
Stiamo difendendo il nostro luogo se manteniamo pulito lo spazio di parola, se attuiamo una discussione in cui si esce in maniera sana.
Se un messaggio altrui ci offende, ci butta fuori, abbiamo il dovere di reagire, e non c'è solo il silenzio: la reazione può essere in tanti modi. Possiamo rispondere stando lì e non accettando il fatto che la comunicazione sia una battaglia; la comunicazione è un bene comune, il luogo in cui stiamo per prendere decisioni comuni. Possiamo stare non attaccando, ma dicendo no.
Coltivare la gratitudine.
L'odio è un coagulante veloce, si consuma in fretta, c'è subito bisogno di un nuovo bersaglio.
Dipende da qual è l'unità di misura.
L'odio è esistito da sempre, ma non ci è arrivata nessuna grande opera d'odio, perché è un fuoco di paglia.
Il passo veloce può essere qualcosa che non fa bene, bisogna disintossicarsi dall'odio. Rallentare il passo consente di vedere le persone.
Le storie rallentano perché ci permettono di immedesimarci con un altro.
Uscire dal pericolo della storia unica.
Un altro antidoto è la bellezza, che è un passo di lato, ci dà uno sguardo più ampio, consente di allargare l'inquadratura e vedere lo sguardo di chi è lì.


E inoltre, per chi ha Facebook, i Giochilli di Beniamino Sidoti sono tra le cose più divertenti del mondo!
Perciò grazie per tutto, Beniamino Sidoti.

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