In questo periodo, caratterizzato da tanto tempo a disposizione, ho deciso
di guardare il lungometraggio di Miyazaki "La città incantata". L'ho scelto perché l'avevo già visto in passato, ma non ero riuscita
a trarne molti insegnamenti, così ho deciso di
rivederlo, mettendomi alla prova e cercando di cogliere aspetti molto più
profondi rispetto alla prima volta.
Sono rimasta molto colpita dalla
sceneggiatura e dai personaggi, ma in particolare da Chihiro, una semplice
ragazzina (all'apparenza) che si rivela una grande scoperta. Credo che Chihiro nel corso del film abbia sviluppato dentro di sé un
senso di consapevolezza molto più forte rispetto all'inizio, perché si rivela una ragazza
matura e con dei valori stabili.
La frase del film che mi ha colpito in modo particolare è: "l'unico bouquet che ho mai ricevuto, ed è un regalo
di addio. Quanto è deprimente", perché credo che qui si nasconda l'essenza
della protagonista: è costretta ad un trasloco, si trova a dover
ambientarsi in un luogo nuovo, ha lasciato tutti i suoi affetti, gli amici e anche la casa in cui viveva. Questa frase è molto triste, perché fa
capire che Chihiro non fosse una ragazzina viziata, abituata a regali su regali: l'unico regalo che riceve è un bouquet d'addio, poiché da quel momento
lascerà tutto ciò a cui era affezionata.
Un altro elemento che dimostra la sua
maturità, la sua calma e la sua pazienza riguarda il suo rapporto con i
genitori. Chihiro tende a non rispondere mai male, a non innervosirsi davanti alle loro
frasi poco felici, ma dimostra grande maturità nel tacere e nel non litigare. Spesso i genitori non le danno ascolto, non le danno attenzione quando parla e lei si trova a dover rimediare ai danni che loro hanno fatto. Penso che questo sia molto attuale, dato che viviamo in un'epoca
basata sulla tecnologia e sulle relazioni via web. Capita spesso che sia gli
adolescenti, in particolar modo, sia i genitori si distacchino completamente da
ciò che è la realtà, senza dare ascolto a nessuno, come se tutti vivessero
isolati. Ho pensato a questo collegamento perché anche ai giorni nostri noto come
molti genitori siano assenti, poco coinvolti nel loro "essere genitori" e invece presi da atteggiamenti adolescenziali, costringendo spesso e volentieri in propri figli a crescere velocemente, per "controllare" che i genitori non commettano qualche guaio.
In più si
nota come Chihiro si trovi a dover crescere
velocemente per potersi adeguare al nuovo ambiente. Non è un processo semplice
perché, ad esempio, non andrà sempre sempre d'accordo con Kamaji ma lei con
costanza, maturità e calma riuscirà ad ottenere il lavoro ai bagni pubblici, impegnandosi ad andare d'accordo con Kamaji.
Chihiro dimostra inoltre grande
fiducia negli altri, ad esempio con Senza Volto, che all'inizio può
sembrare un personaggio non buono, ma alla fine si rivela tutto il contrario,
dato che cercherà in ogni circostanza di rendere felice la ragazza.
Questo
lungometraggio, secondo me, fa capire che approccio una persona dovrebbe avere alla vita, fatto di gentilezza, pacatezza e fiducia negli altri. Chihiro, nonostante
sia una bambina di 10 anni, dimostra tanta saggezza e maturità per la sua
età, è un gran traguardo. Spesso, anche nella società odierna, vediamo persone
che si appiccicano ad altre, poca maturità nel compiere azioni di poco gusto; vediamo tanta solitudine, a parer mio, perché ognuno punta a fare del bene solo
a se stesso, senza prestare attenzione agli altri, senza dare fiducia agli
altri.
Penso che la fiducia sia molto difficile da conquistare, ma a volte ne
vale la pena, perché ci fa vivere in modo più felice, con un sorriso in più, e
questo è quello che fa la protagonista.
I valori che arrivano attraverso questo film dovrebbero far riflettere tutti, perché credo che in
questo modo si possa vivere in maniera più serena. Anche il modo in cui vengono
trasmessi è molto toccante, perché non vengono espressi esplicitamente, ma
vanno compresi e catturati nel corso della storia, per poi custodirli come un tesoro prezioso.
Aurora
10 maggio 2020
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