mercoledì 10 giugno 2020

#diariodelgiorno 4 Di armature, corazze e scambi equivalenti

Ho promesso ad una classe un post sui cartoni animati giapponesi in classroom, che poi non ho fatto. Cerco di rimediare qui, con qualche parola al giorno.

Come vera figlia degli anni Settanta, ho una visione del mondo e dei riferimenti culturali che sono stati indelebilmente influenzati dai cartoni animati giapponesi. Il mio Super-Io continua a operare secondo quei parametri, nonostante anni di tentativi d'imparare il laissez-faire; e quando il tuo Super-Io ha in mente Mimi Ayuhara che per migliorare nel bagher usa le catene ai polsi, è un casino grosso.

Ma già grande ci sono stati due anime che mi hanno stupita particolarmente perché, ad un certo momento del racconto (che tra l'altro in nessuno dei due casi ho proseguito oltre questo punto fatidico), c'è stata una frase che ha riassunto il significato dell'opera per me e che mi ha dato ciò che probabilmente in essa cercavo o stavo aspettando.

La prima frase è: "Quella degli EVA non è un'armatura protettiva, ma una corazza contenitiva".
Me la sono portata dietro, questa frase, e mi ha sempre ricordato che quando scegliamo di indossare un'armatura di difesa, ci stiamo anche contenendo. Va benissimo, perché a volte ne va della tua sopravvivenza, ma non sei tu. E non lo deve diventare, perché a volte indossare un'armatura diviene  un habitus talmente impresso da ostacolare qualsiasi condivisione vera. Non puoi imbrigliare la tua identità e la tua ricchezza per sempre per non essere ferito.

La seconda frase è: "Abbiamo imparato il principio dello scambio equivalente e su di esso si basa la nostra vita. Per ricevere qualcosa, devi dare in cambio qualcosa di uguale valore. Ma perché deve essere così? Perché non si può ricevere qualcosa così...gratis?"
Questa è una frase di Full Metal Alchemist e la pronuncia il personaggio che mi è sempre sembrato più insipido (vedi mo'). Ed è l'essenza del cristianesimo. L'amore di Dio è gratis. La salvezza è gratis. Non ce la dobbiamo pagare, guadagnare: siamo già amati prima. Che in un anime giapponese si arrivi a comprendere questo concetto, anche solo in forma embrionale e lontana da qualsiasi possibile nomina della parola Dio, mi sembra un dono di grazia, perché apre a riconoscere la gratuità e a viverla.
Ed è straordinario che in un'opera si formuli la distruzione del principio di base dell'opera stessa, quello che ha portato avanti la narrazione e la dinamica degli eventi per tutta la serie.
Noi esseri umani siamo straordinari.

Full Metal Alchemist






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