martedì 16 giugno 2020

#diariodelgiorno 9 Anche Byron può essere amato


Strano come certi poeti che non incontri, per tutta una serie di motivi, alle superiori, poi tornino regolarmente a farti visita nella tua vita. Un po' come certi pittori: ricordo ancora la scoperta di Cosmé Tura e la sensazione che provai, dato che non ricordavo di averne mai sentito parlare e quello stile, quel tratto, quelle figure mi colpivano in modo viscerale. (Andai poi a controllare nel libro di testo: lo avevamo saltato. Una benedizione: il piacere della scoperta fu tutto mio).

Ma oggi è per Byron. Avevo molti pregiudizi su di lui: nobile, dandy, ricco, dalla vita sregolata, non poteva essere più lontano da ciò che mi interessava al tempo dei miei primi incontri con la poesia inglese, per cui anche se lo avessimo diffusamente trattato forse avrei opportunamente rimosso il tutto.
Poi però l'ho incontrato, senza riconoscerlo, citato nei film: ed è la scena in cui Nuanda ne L'attimo fuggente declama i primi versi di She walks in beauty spacciandoli per propri. Poi ne Into the wild c'è la parte iniziale di There is pleasure in the pathless woods, che appare a inizio film.
Quando ho scoperto che le poesie erano entrambe di Byron...ci sono quasi rimasta male.

E così mi sono detta: beh, insomma. Non è poi così pessimo. Un po' involuto su se stesso, sì, ma in realtà anch'io sono così. Un po' prolisso e spesso a un passo dal retorico, ma anch'io sono un po' così. Vanaglorioso, sì, ma ci sono difetti peggiori, e poi oggi chi non lo è? Una vita particolare, e va beh, non sarò certo io a scagliare pietre, del resto è interessante vedere come se l'è cavata! Insomma, si è intrufolato dentro di me con abilità e sottigliezza.

E poi ho trovato un'altra sua poesia in un libro bellissimo, Poesie alla luna illustrate da Gianni De Conno, e così ora tre poesie di Byron fanno parte di me.

Così non andremo più errando
così tardi dentro la notte.
Anche se il cuore ama molto ancora,
e la luna è ancora molto luminosa.
Poiché la spada logora il fodero,
e l'anima logora il petto;
e il cuore deve fermarsi a respirare,
e anche l'Amore deve avere tregua.
Anche se la notte fu fatta per amare,
e il giorno troppo presto torna,
noi non andremo più errando
alla luce della luna.

(traduzione di Beatrice Masini)

There is pleasure in the pathless woods

She walks in beauty




Into the wild: various scenes

E chi se lo sarebbe mai aspettato.

Nessun commento:

Posta un commento

Adesso, di Mariangela Gualtieri

 Adesso è forse il tempo della cura. Dell’aver cura di noi, di dire noi. Un molto largo pronome in cui tenere insieme i vivi, tutti: quelli ...